COLPOSCOPIA

La colposcopia consiste nella visione diretta ed ingrandita del collo dell’utero mediante il colposcopio. Questo strumento permette di ottenere una visione ingrandita (fino a 25 volte) del collo uterino, della vagina e dei genitali esterni.

Indicazioni: la colposcopia viene eseguita nelle pazienti che presentano alterazioni cellulari al PAP-test o che mostrano lesioni visibili ad occhio nudo durante la visita ginecologica tradizionale.

Con la colposcopia si possono individuare sul collo dell’utero delle aree sospette su cui eventualmente eseguire una piccola biopsia mirata. Con l’associazione di colposcopia e Pap-test si può quindi fare diagnosi molto precoce di lesioni pre-neoplastiche o di neoplasie alla fase iniziale, consentendo così una asportazione delle lesione con interventi molto limitati e talvolta addirittura ambulatoriali.

Esecuzione: la paziente non deve essere in fase mestruale.

L’esame è indolore ed è paragonabile ad una normale visita ginecologica; applicato lo speculum vaginale, il collo dell’utero viene osservato in ingrandimento prima e dopo l’applicazione di due reagenti (acido acetico e soluzione di Lugol). Questi consentono di studiare in dettaglio la cosiddetta giunzione squamo-colonnare, che è la zona di passaggio tra la mucosa del collo uterino e la mucosa endocervicale. Tale zona rappresenta la sede più frequente di insorgenza dei tumori del collo dell’utero. La visione ingrandita e l’uso dei reagenti permettono di riconoscere alterazioni sospette sulle quali si può eseguire una piccola biopsia mirata per ottenere una diagnosi definitiva. L’esito della colposcopia viene consegnato alla paziente subito dopo l’esame. Se viene eseguita una bipsia il risultato viene consegnato dopo 15 giorni circa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *